Posted by Caterina on January 19, 2003 at 18:41 [213.3.170.160]
Ciao ancora a tutti gli italiani! Qualcuno mi ha gentilmente chiesto di raccontare come cago io, ed ora lo faccio più che contenta. Mi è successo di cagare in macchina, cosa che facevo quando andavo alle medie e poi non ho più fatto.
Ricordo infatti una volta, in terza media, che io e la mia compagna Jessica aspettavamo sua madre che ci portasse a casa dopo la lezione, ma quel giorno eravamo andate dietro alla scuola a chiacchierare e fare una passeggiata, nella quale Jessica ed io ci raccontavamo le nostre esperienze di cacca (anche lei si cagava addosso), e soprattutto mi disse, quel giorno, che lei aveva cominciato per via di sua madre, che soffriva di defecazione acuta, e capitava che se la faceva addosso spesso.
Quel giorno, così eccitate e prese dalla discussione, ci scordammo dell'orologio, e arrivammo all'appuntamento davanti scuola con venti minuti di ritardo. La scuola era fuori paese, in uno stradone lungo quasi un kilometro, e largo largo. Naturalmente c'era già lì la madre di Jessica, che stava fumando una sigaretta ed era nera di rabbia. "Ma insomma, Jessica, se ti do un orario è quello e basta, capito? Dai, muovetevi e salite in macchina che ho pure fretta e mi fate ritardare".
Piazzammo le nostre cartelle nel baule, e salimmo tutte e due nei posti dietro. Quel giorno successe per me una cosa fantastica, che mi resterà per sempre nel cuore, e con la quale l'altro ieri ho voluto provare il ricordo. Andare in retromarcia ad alta velocità su una macchina a me ha sempre stimolato la cacca, non so come mai, sempre dall'età di dieci anni, cioè da quando ho iniziato a farmi la cacca addosso, ogni volta che ero in macchina con qualcuno e c'era una retromarcia un po' vistosa, quasi sempre nelle mie mutande c'era cacca.
Ora, la madre di Jessica aveva posteggiato l'auto con il davanti rivolto alla scuola, ma siccome lo stradone era largo, non ci sarebbe voluto molto a girare l'auto; invece, forse perché era vuoto e perché aveva fretta, si mise la sigaretta in bocca e ingranò la retro. Cominciò a gasare inizialmente molto regolarmente e lentamente, quasi a scatti, poi scuotendo la cenere della sigarette nel portacenere e rimettendosela tra le labbra, mise la mano dietro il sedile di fianco per farsi più appoggio e cominciò a gasare a tutto gas. Non credevo ai miei occhi e alle mie orecchie! Stavamo andando a tutta velocità in retromarcia, e sentire il rumore acuto tipico della retro salire di intensità mi eccitava tantissimo, e ormai non c'era niente da fare: due o tre pezzetti di cacca erano già usciti dal mio culetto, anche se probabilmente né Jessica né la madre se ne erano accorte.
La madre di Jessica di tanto in tanto faceva delle tirate lunghe con la sigaretta, la quale si alzava dall'alto verso il basso con grande rapidità, e si formava la luce arancione per quasi 5-6 secondi, che strisciava come fosse un serpente. Capivo, da quelle tirate lunghe ed intense, che esse cercavano come di reprimere uno sforzo, e pensando alla malattia della signora, defecazione acuta, ho pensato che forse si stava cagando addosso, ma benché avesse una gonna non troppo lunga dal sedile di dietro non si poteva vedere. Jessica era tutta eccitata anche lei, e chiese alla madre: "Mamma, come mai che guidi così a marcia indietro?". La madre sembrò quasi sorpresa dalla domanda, come imbarazzata, e rispose: "Così, tesoro, per fare prima...sono in ritardo".
Mi lasciarono davanti casa, e la madre scese per aprirmi il baule e darmi la cartella. Nel salutarmi Jessica mi disse all'orecchio; "Mi sa che mamma si è fatta la cacca addosso. Cerca di vedere e fammi segno, ok?". Ebbene, la madre aprì il baule, e chinandosi un po' in avanti per prendere la mia cartella, vidi che le sue mutande erano gonfie, e che non poteva che essere cacca. Allora, guardai Jessica, e sorridendo con la testa feci un cenno affermativo.
Ieri, di domenica, mi annoiavo, e stavo facendo un giro in macchina da sola, quando mi è tornata in mente questa avventura capitatami tanti anni fa. Mi venne una terribile voglia di rivivere quei momenti, e non riuscii a resistere. Sono andata con la macchina davanti alla mia scuola, nello stradone lungo quasi un kilometro, con il davanti rivolto alla scuola. Mi accesi una sigaretta, e ingranai la retro. Feci un grosso respiro, ero tutta eccitata, dopo di che contai: uno, due e tre...partita! Avevo giù i finestrini, per sentire meglio il rumore acuto del rumore che mi eccita tanto, e all'inizio feci i primi cinquanta metri ad altissima velocità; poi lasciai il gas, tutta eccitata, finché il primo pezzo di cacca uscì fuori! Allora davvero scoppiai come in un orgasmo, e accelerai al massimo della potenza consentita dalla retro. Ero come impazzita, la cacca usciva quasi da sola, senza che dovessi spingere, e continuava come una marea, senza fermarsi. C'era un vecchietto fermo con la bicicletta, forse venuto a fare una passeggiata, che mi ha vista sfrecciare a marcia indietro e mi guardava stupito di tale visione.
Arrivai in fondo alla strada con le mutande strapiene di cacca, ma per fortuna non era fuoriuscita. Quando arrivai a casa, fare le scale fu un trauma, ma anche un piacere immenso. Sentivo la cacca che si muoveva tra le mia chiappe, più calda e profumata che mai. Entrai dentro, e prima di cambiarmi e lavarmi, mi sono seduta sulla tazza del cabinetto, schiacciando la cacca. Era così stupendo, che mi sono alzata e seduta un bel paio di volte, per poi schiacciarla del tutto con le mie mani.
Spero che questa mia avventura vi sia piaciuta.
Ciao
Caterina
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