Posted by Caterina on January 13, 2003 at 18:32 [62.202.170.3]
Ciao a tutti gli italiani. Mi chiamo Caterina, ho 23 anni e ho da quasi sempre una splendida passione per la cacca nelle mutande. L'ultima volta sono stata a casa della mia zia Rosalinda, alla quale voglio molto bene, perché molto aperta a tutto, anche alle cose "strane". Decisi allora, tutta eccitata, di fare una cosa impossibile: le avrei fatto fare la cacca addosso.
Io l'aiuto quasi sempre a fare le pulizie, e quel giorno anche le feci, ma poi chiusi il bagno nascondendo la chiave. Ad un certo punto del pomeriggio, mia zia, che pur di guardare le sue telenovele è capace di tenere la cacca fin che esplode, si alza per andare al bagno. Arriva, e ovviamente trova la porta chiusa. "Oh, è chiuso...come mai...oh...Caterina, tu sai dov'è la chiave? Devo andare al bagno". E io, facendo la finta tonta: "No zia, deve essere in giro". Feci finta di cercarla per quasi cinque minuti, finché mia zia, con la faccia contratta, mi guardava e mi diceva: "Caterina, mi scappa la cacca...come faccio". "BEh, zia...falla addosso, ormai capita, non è niente di grave...anche a me è successo..." le dissi io. Ma mia zia si agitava, e mi diceva: "no, mi fa schifo...però mi scappa, come faccio?...".
"Non ti preoccupare, ti aiuto io...vieni, siedi sulle mie ginocchia, dai...poi finisce tutto...". Mia zia ubbidì senza dire niente, ormai davvero disperata. "Te la sblocco io, zia". Le tirai via la gonna, e restò solo in mutande. La guardai eccitata e sorridendo, poi le infilai appena leggermente il mio dito nel suo buchino del culo, e mia zia non resse più: "ahhhrgggh...ahrgggggl...oh mio dio, sto facendo la cacca...arhgggggg". Erano pezzi di cacca medio corti, e incredibilmente profumati, e continuavano a uscire con molta regolarità. Ad ogni uscita, mia zia gemeva e spingeva..."ahrggg....ahhh". Le sue mani stringevano le mie ginocchia, quasi si aggrappavano. Da dietro cominciai a schiacciarle la cacca, dicendo: "zia, ora ti schiaccio un po' la cacchina, così è più comodo per te che ce ne sta di più senza che fuoriesce, ok?". Era stupendo sentire la cacca che usciva e premeva contro le mie dita, e io gliela spandevo nelle mutande, lei si contraeva dallo spasimo di piacere. Poi ci volle il tocco finale: la mia mano che entrava nelle mutande e le dita che le entravano nel buchino, facendo uscire gli ultimi pezzi di cacca.
Mia zia restò scioccata di questa cosa, ma io le dissi che era solo un incidente di cui non doveva vergognarsi.
Ciao
Caterina
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